
The B-Side Ep. 165 – Mission: Impossible
Benvenuti al The B-Side! Qui a volte parliamo di stelle del cinema! A volte parliamo di registi cinematografici! Oggi parliamo di entrambi! Nello specifico, dei B-Side della serie Mission: Impossible.
Oggi sono solo Conor ed io, che parliamo in modo poetico della leggendaria franchise di Tom Cruise e dei B-Side che ci hanno ispirato a discutere. Abbiamo scelto uno per ciascun film di Mission. È anche il 3 luglio, giorno in cui viene pubblicato questo episodio, quindi buon 63° compleanno a Tom Cruise!
Per il primo Mission: Impossible, parliamo di The Avengers del 1998. Un adattamento della popolare serie televisiva britannica degli anni ‘60, il film del regista Jeremiah S. Chechik fu smantellato in post-produzione, tagliato a pezzi dopo brutte proiezioni di test. Il prodotto finale dura meno di novanta minuti ed è difficile da capire. Si colloca dall’altra parte dei blockbuster degli anni ‘90, adattamenti di telefilm di successo di un tempo. Parliamo anche degli ultimi cinque film interpretati da Sean Connery (escluso il film d’animazione Sir Billi), così come di quelli che ha rifiutato.
Per Mission: Impossible II, abbiamo scelto un altro film americano di John Woo: Paycheck, con Ben Affleck e Uma Thurman, star di The Avengers. Questo è un vero B-Side, e segna l’inizio del famigerato decadimento di Affleck come giovane star del cinema.
Per Mission: Impossible III, torniamo all’ispirazione televisiva. In onore del regista J.J. Abrams, Conor ed io approfondiamo No Man’s Land, uno dei primi crediti di sceneggiatura di Dick Wolf, che avrebbe poi creato l’universo di Law & Order. Questo film con Charlie Sheen e D.B. Sweeney si muoveva così che Point Break e The Fast and the Furious potessero correre. Parlano anche di David Ayer, di quella scena in Fire in the Sky, e di come Charlie Sheen sia sempre migliore quando interpreta il cattivo.
Per Ghost Protocol, discutiamo del B-Side di Brad Bird, Tomorrowland. Parliamo di libertarismo (per circa due minuti) e del messaggio fallimentare del blockbuster con George Clooney.
Per Rogue Nation, rendiamo omaggio all’omaggio a Hitchcock nell’apertura e parliamo di uno dei film più sottovalutati di Hitch: Topaz. Veramente una pellicola imperdibile, che dà il via a una conversazione sull’agente protagonista ideale di Hitchcock.
Per Fallout, citiamo Blackhat di Michael Mann. Apprezziamo il film epico di hacker ancora poco visto, e affermiamo che Chris Hemsworth è la più grande star del cinema tra gli Avengers originali (stavolta Marvel, non britannici), escluso Robert Downey Jr.
Per Dead Reckoning Part 1, Conor si dedica a Lupin III: The Castle of Cagliostro di Hayao Miyazaki, dal trenino giallo alla azione e all’animazione.
Infine, per The Final Reckoning, celebriamo Ice Station Zebra di John Sturges. Il secondo atto dell’ultimo film della serie è una sorta di rivisitazione dell’epico del 1968 ambientato nel sottomarino, con molte più acrobazie e riprese subacquee.
Si menziona anche l’apertura degli Oscar del 1997 con Billy Crystal, questa simpatica promo per il film Mother di Albert Brooks (ok, non viene menzionato, ma lo adoro), e l’episodio di Oliver Stone del podcast Light the Fuse.
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