-Movie-Review.jpg)
Lei cavalca come scorta (2025) - Recensione del film
She Rides Shotgun, 2025.
Diretto da Nick Rowland.
Con Taron Egerton, Ana Sophia Heger, Odessa A’zion, John Carroll Lynch, David Lyons, Rob Yang e Keith Jardine.
SINOSSI:
Una ragazza destinata a morire, deve combattere e rubare per rimanere viva, imparando dal uomo più spaventoso che conosce — suo padre. Un adattamento del romanzo premio di Jordan Harper.
Per una premessa piuttosto semplice, c’è molto di più sotto la superficie di She Rides Shotgun, diretto da Nick Rowland. Trattando una sceneggiatura di Ben Collins e Luke Piotrowski (basata sul romanzo di Jordan Harper), Rowland prende l’idea standard di un padre ex-criminal in fuga che protegge la propria figlia e la arricchisce con caratterizzazioni ricche di sfumature e un turbinio di intensità emotiva, catturata elettricamente dalla star Taron Egerton (che solitamente recita in film d’azione, ma qui affronta una sfida più radicata e drammaticamente cruda) e dall’eccezionale esordiente Ana Sophia Heger nei panni di una giovane figlia divisa tra l’amore e la paura del padre estraniato.
Dopo anni senza aver visto suo padre, Nate, qualcosa non va quando la madre di Polly è in ritardo (e presumibilmente in modo insolito) a prenderla dalla scuola. Invece, è Nate che torna nella sua vita, convincendola a salire su un veicolo rubato e sottolineando che devono muoversi, nascondendo il fatto che sua madre e il patrigno sono stati assassinati. C’è anche una sottile sensazione di vergogna comprensibile quando lei si chiede perché il finestrino dell’auto sia rotto, spingendolo a mentire. Quest’uomo, probabilmente, ha scontato del tempo in prigione per motivi giustificati, ma è anche pieni di rimpianto e, forse più di ogni altra cosa, odia dover ricorrere di nuovo a comportamenti loschi per proteggere Polly da una gang ariana che ha messo una taglia su tutta la sua famiglia per aver ucciso il leader di quel gruppo suprematista bianco. Quindi, non tutti i suoi crimini violenti sono impunibili, anche se si chiarisce che ha seguito il cammino di suo fratello maggiore senza mai fermarsi un attimo per tracciare un futuro più onorevole e ricco di senso.
Il piano di Nate per trovare rifugio è attraversare il New Mexico e varcare il confine, ricollegandosi con una ex-fidata (Odessa A’zion), il che apre un’altra sfumatura del suo rimorso, poiché non si sente degno di essere amato. Anche Polly intende cambiare questa convinzione, anche se si mostra visibilmente preoccupata nel vedere il suo primo accesso di rabbia violenta. Nick Rowland ha anche il talento di inquadrare queste schermaglie e sparatorie dalla prospettiva di Polly, comprendendo che il modus operandi non dovrebbe essere solo creare azioni emozionanti, ma anche ancorarle profondamente nella caratterizzazione e nella narrazione.
A volte, l’orrore di Polly si trasforma in curiosità inquietante e precoce, come quando Nate viene spinto in un angolo finanziario e deve rapinare un distributore di benzina per finanziare il loro viaggio. Un civile armato cerca di fermare il furto, ma si coinvolge e diventa in qualche modo complici. Tuttavia, per quanto le azioni siano moralmente spinose, Nate non perde mai di vista il fatto che l’unica cosa che deve fare, oltre a mantenere Polly viva, è garantirle di non seguire le sue orme, a volte mettendosi in pericolo per distoglierla dalla violenza.
L’investigatore invadente John Park (Rob Yang) è sulle loro tracce, sperando di usare Nate come mezzo per abbattere un'organizzazione di droga e il suo anonimo capo conosciuto come il Dio di Slabtown, che potrebbe essere collegato o meno alla gang ariana. L’identità di quel pusher non è particolarmente sorprendente, e un sottotrama del genere si rivela il materiale più debole e più generico del film, anche se va detto che John Carroll Lynch recita in modo disturbantemente spietato in un ruolo non suo. Come prevedibile, i percorsi di tutti si intrecciano, con Nate che si preoccupa esclusivamente della sicurezza della figlia.
Non sorprende che She Rides Shotgun conduca a un’escalation di violenza, ma ancora una volta, Nick Rowland non dimentica che questa è una storia di un padre estraniato che si riavvicina alla figlia, rimpiangendo tutto ciò che ha perso della sua vita. Taron Egerton appare più muscoloso che mai, ma anche più vulnerabile di sempre. Nel frattempo, Ana Sophia Heger non interpreta una kid carina che crea problemi per far avanzare la trama e l’azione in modo conveniente, bensì un personaggio vero con profondità; il film non funziona se non riesce a eguagliare la presenza emotiva di lui, e lei ci riesce.
She Rides Shotgun è un thriller coinvolgente su come i peccati del padre non vengano tramandati, anche quando quegli stessi peccati potrebbero essere l’unico modo per aprire una strada verso qualcosa di più speranzoso. Certo, può sembrare familiare, ma la cura artistica, la caratterizzazione, l’azione e le interpretazioni sono di prima qualità e coinvolgenti.
Valutazione Flickering Myth – Film: ★ ★ ★ ★ / Film: ★ ★ ★ ★
Robert Kojder
-Movie-Review.jpg)
-Movie-Review.jpg)
-Movie-Review.jpg)
-Movie-Review.jpg)
-Movie-Review.jpg)
Altri articoli





Lei cavalca come scorta (2025) - Recensione del film
Lei viaggia sulla pallacanestro, 2025. Diretto da Nick Rowland. Con Taron Egerton, Ana Sophia Heger, Odessa A’zion, John Carroll Lynch, David Lyons, Rob Yang e Keith Jardine. SINOSSI: Una ragazza destinata a morire deve combattere e rubare per rimanere in vita, imparando dal uomo più spaventoso che conosce—suo padre. Un adattamento del romanzo premiato di Jordan Harper. […]