
Toxic Crusaders #1 - Recensione del fumetto
Andrew Newton recensisce Toxic Crusaders n. 1…
Ahoy Comics dà il via al reboot dei Toxic Crusaders con un botto mutante poco ecologico. Il numero 1 non indugia a lungo sul passato; offre ai lettori appena quel che basta per conoscere (o riconoscere) questi gloriosamente grotteschi eroi, prima di tuffarsi a capofitto in una nuova, sporca avventura. I fan del cartone cult o dell'esilarante, seppur violento, film della Troma si sentiranno a casa qui, anche se questa nuova incarnazione ha una voce tutta sua.
Lo sceneggiatore Matt Bors non perde tempo a trascinarci di nuovo nella melma. Otteniamo una breve reintroduzione alle origini dei Toxic Crusaders: una banda di emarginati, mutati dall'esposizione ai rifiuti radioattivi, ora trasformati in anti-eroi ecologisti. È molto ironico, e si vede che Bors si è divertito ad aggiungere ulteriore follia con entusiasmo. Anche se Bors non si affida solo alla nostalgia, usa questi inizi come punto di partenza per una nuova lotta contro gli Smogulans, una razza aliena malvagia responsabile di gran parte dell'inquinamento tossico del pianeta.
L'umorismo del fumetto può essere un po' slapstick, satirico e non sempre adatto ai bambini, in linea con il cartone dei primi anni ’90. C'è un forte senso del divertimento e una gradita mancanza di seriosità, nonostante il tema più grave dell'inquinamento ambientale. Il fumetto sa esattamente cosa vuole essere e lo interpreta con gaia abbandono.
I disegni di Tristan Wright per Toxic Crusaders n. 1 riescono nell'impresa difficile di essere allo stesso tempo brutti e attraenti, il che, ad essere onesti, è perfetto per qualsiasi media legato al Toxic Avenger. I personaggi sono immediatamente riconoscibili dal vecchio cartone degli anni ’90, ma c'è una modifica interessante che si adatta al mondo sudicio e tossico che ora abitano. Anche i colori fanno gran parte del lavoro, tutti verdi torbidi, gialli sbiaditi e marroni melmosi, che catturano davvero la sensazione di un mondo che soffoca sotto strati di inquinamento. È tutto disgustoso nel miglior modo possibile.
Il numero include anche un paio di storie brevi infilate alla fine. Chitarre e pistole a raggi: L'ultima resistenza su Urano di Carl Cafarelli è una bizzarra scorribanda sci-fi con un'atmosfera old-school. È una digressione divertente, leggera nella sostanza e ricca di fascino. Nel frattempo, L'Ultimo Monologo di Larry Hodges prende una piega più cupa, offrendo una breve interazione tra un villain e un super-spia. Entrambe sono letture interessanti e un bel bonus per chi ama un po' più di varietà nei propri fumetti.
Tuttavia, la vera sostanza di questo numero è senza dubbio il ritorno di Toxie e dei suoi compagni attenti all'ambiente. Che tu sia cresciuto con il cartone, abbia riso guardando il film originale o abbia pestato i tasti del videogioco, Toxic Crusaders n. 1 vale il tuo tempo. È rozzo, caotico e incredibilmente divertente, ma sotto tutta la fanghiglia ha cuore.
Voto – Toxic Crusaders n. 1 merita 7 barili di rifiuti tossici su 10.
Andrew Newton



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