Recensione del film – Dreams (2025)
Dreams, 2025.
Scritto e diretto da Michel Franco.
Con Jessica Chastain, Isaac Hernández, Rupert Friend, Marshall Bell, Eligio Meléndez e Mercedes Hernández.
SINOSSI:
Nasce una storia d'amore tra una ricca mondana e un ballerino messicano, intrecciando le loro vite e culture contrastanti.
A seguito dell’eccellente Memory del 2023, la seconda collaborazione tra il regista-sceneggiatore messicano Michel Franco e Jessica Chastain è un’opera molto più cinica, incentrata sui desideri egoisti dell’élite ricca e sull’ipocrita liberalismo dietro cui spesso si nascondono.
Chastain interpreta Jennifer, una facoltosa filantropa che vive a San Francisco e che passa il suo tempo e i suoi soldi a sostenere la fondazione artistica della sua famiglia. Questo include la sua scuola di balletto a Città del Messico, dove ha iniziato una relazione con il talentuoso ballerino Fernando (Isaac Hernández) — una relazione che lei mantiene tatticamente segreta dal fratello Jake (Rupert Friend) e, cosa più importante, dal padre Michael (Marshall Bell), fonte dei suoi fondi e del suo stile di vita d’élite.
Dreams si apre in maniera drammatica — il suono di urla provenienti da un camion carico di migranti che attraversano la frontiera — mentre assistiamo al viaggio di Fernando verso San Francisco con nient’altro che i vestiti che indossa. Si reca a casa di Jennifer, entra e fanno immediatamente l’amore. È un’apertura forte e intrigante, ma il film non prende veramente il volo dopo quello.
Mentre Fernando si aspetta una relazione aperta negli Stati Uniti, diventa chiaro in fretta che Jennifer preferirebbe di gran lunga che lui rimanesse in Messico. È molto consapevole di come una simile relazione potrebbe influenzare la sua immagine, ed è più interessata a Fernando come a un bell’uomo da tenere segreto, da visitare in Messico per soddisfare i suoi desideri. La sua presenza a San Francisco le toglie il controllo della situazione, mentre continua a bilanciare i suoi desideri sessuali con la necessità di proteggere la sua immagine pubblica.
La narrativa semplice del film affronta numerosi temi caldi della società odierna, in particolare le relazioni USA‑Messico in materia di immigrazione e sicurezza delle frontiere. Si permette di chiedersi se valga davvero la pena che Fernando attraversi la frontiera; un futuro migliore negli Stati Uniti è una garanzia? La promessa del sogno americano è davvero tutto ciò che promette?
La storia affronta la guerra di classe, i controversi divari d’età sessuali e le dinamiche di potere mutevoli, mentre sia Jennifer sia Fernando si trovano in diversi stati di controllo, ognuno capace di comportarsi con crudeltà quando ne ha l’occasione. È una critica sociale che tenta di affrontare troppe cose e che non riesce mai a comporsi in modo realmente significativo.
In parte ciò accade perché Dreams è poco sottile, come una mazza: i suoi temi sono privi di sfumature e la sua politica eccessivamente semplificata. C’è anche un’aria di eccessiva familiarità con la narrazione centrale: questa non è certo la prima storia su una donna ricca che si innamora di un uomo di classe inferiore suscitando il disappunto della sua famiglia.
Lo stile tipicamente autentico e trattenuto di Franco, senza abbellimenti cinematografici né colonna sonora originale, non giova al film. Tutto appare freddo e disumano. Inoltre, Jennifer e Fernando sono personaggi molto antipatici nei quali è difficile investire, e la totale mancanza di chimica tra Chastain e il nuovo arrivato Hernández (entrambi comunque autori di ottime performance individuali) non aiuta. Le scene di sesso esagerate ed esplicite sono imbarazzanti e superflue, e non riescono a mascherare la completa assenza di sentimento che il film sembra nutrire verso i propri soggetti.
Gli ultimi 15 minuti del film sono il punto in cui tutto comincia davvero a sfaldarsi. Dopo uno sviluppo della trama, a dir poco scioccante, il film prende una piega bizzarra così all’improvviso da poter lasciare il pubblico stordito — un espediente pensato per scioccare, ma non così coerente con i temi del film come Franco evidentemente crede. È una conclusione controversa che avrà senza dubbio i suoi difensori, ma che probabilmente lascerà molti spettatori perplessi.
Dreams non è privo di meriti. Chastain è eccezionale come sempre, Hernández sembra essere un talento di primo piano, Rupert Friend ruba la scena nel ruolo di Jake, e quella sequenza d’apertura è davvero avvincente. Ma è per lo più un film molto freddo e insensibile, tanto sgradevole quanto i suoi personaggi, e lontano dall’essere tanto intelligente e penetrante quanto si crede.
Voto di Flickering Myth – Film: ★ ★ / Movie: ★
Dan Barnes
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