Il trailer statunitense di «Resurrection» di Bi Gan presenta un'impresa cinematografica vertiginosamente ambiziosa.

      Non c'è film che vedrete quest'anno, o persino in questo decennio, proprio come Resurrection di Bi Gan, che vede il regista, dopo Kaili Blues e Long Day’s Journey Into Night, cimentarsi in un'antologia vertiginosamente ambiziosa con la grande Shu Qi. In vista dell'uscita del 12 dicembre per Janus Films, è arrivato ora il nuovo trailer completo.

      Come ha scritto Zhuo-Ning Su nella nostra recensione a Cannes, «Con questo formato simile a un collage, Bi Gan si sta ovviamente distaccando dalla struttura narrativa sia di Kaili Blues sia di Long Day’s Journey Into Night. Si potrebbe sostenere che l'impatto di una storia continua venga smorzato da questo cambiamento, ma ciò che tenta di fare qui va oltre la costruzione di un unico paesaggio onirico; tocca anche il sottotesto filosofico ed esistenziale dei sogni e considera gli ultimi 100 anni di cinema come la loro cronaca. Attraverso le cinque parti del film (compresi prologo ed epilogo), Bi mette in mostra cinque stili cinematografici distinti che confermano come lo schermo argentato sia sempre stato un portale per fuggire dalla realtà; e che, come creatori e consumatori di cinema, contribuiamo a mantenere vivo l'atto del sognare per la nostra specie sempre più priva di immaginazione.»

      Ecco la sinossi ufficiale: «In un mondo in cui l'umanità ha perso la capacità di sognare, una creatura rimane incantata dalle illusioni che svaniscono del mondo onirico. Questo mostro, alla deriva in una rêverie, si aggrappa a visioni che nessun altro può vedere — finché non appare una donna. Dotata del raro potere di percepire queste illusioni per ciò che sono veramente, sceglie di entrare nei sogni del mostro, determinata a scoprire la verità che si cela al loro interno.»

      «Il cinema non finirà», ci ha detto Bi Gan al Festival Internazionale del Cinema di Busan. «Questo film non parla tanto di un "era del cinema" quanto di come il pubblico rimembri i propri ricordi cinematografici. Dopotutto, la pittura non è finita. L'arte non finisce. C'è ancora una ragione per essa.»

      Guarda il nuovo trailer qui sotto: