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La Vecchia Guardia 2 (2025) - Recensione del film
The Old Guard 2, 2025.
Diretto da Victoria Mahoney.
Con Charlize Theron, KiKi Layne, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Veronica Ngo, Chiwetel Ejiofor, Uma Thurman, Henry Golding, Kamil Nozynski e Slavko Sobin.
SINOSSI:
Andy guida guerrieri immortali contro un potente nemico che minaccia il loro gruppo. Lotteranno con il ripresentarsi di un immortale perduto da tempo, complicando la loro missione di proteggere l’umanità.
The Old Guard 2, tecnicamente un film, sembra più un episodio di riempimento leggero d’azione di una serie TV. Il fatto che Netflix possieda i diritti di queste adattamenti (basati sui graphic novel di Leandro Fernandez e Greg Rucka, quest’ultimo anche co-sceneggiatore insieme a Sarah L. Walker) rende la situazione scoraggiante, dato che per questo servizio di streaming film e TV sono la stessa cosa: produrre qualunque cosa, che lasci gli spettatori in attesa di altro.
Ciò non implica che The Old Guard 2 sia un’esperienza soddisfacente, bensì che si concentri più sulla preparazione di eventi futuri che sull’effettivo svolgimento di qualcosa di notevole in questa puntata. Naturalmente, non sorprende che Gina Prince-Bythewood non sia tornata per questo sequel. Chi può biasimarla? Non c’è una storia completa o avvincente da raccontare. Si può trovare qualche apprezzamento nel ritmo più lento e nell’approccio basato sul folklore, che approfondisce le regole riguardanti i poteri rigenerativi e invincibili di questi mercenari, specie su come possano essere persi, ritrovati o trasferiti da un individuo all’altro.
Tuttavia, a un certo punto, la mancanza di azione e l’enfasi su alcuni personaggi, in particolare uno dei nuovi villain, rendono evidente che nulla di tutto ciò viene risolto entro la fine dei titoli di coda. A proposito, questi scorrono così in fretta che sembra che Netflix stia facendo di tutto per non far notare che Gina Prince-Bythewood non è tornata. Nulla di tutto ciò mira a criticare la regista sostituta Victoria Mahoney, specialmente considerando che le scene d’azione sono ben coreografate e capiscono il fascino dei poteri rigenerativi. Soprattutto, il film si distingue per un aspetto: evita l’aspetto CGI forzato e artefatto che affligge molti film su streaming, affidandosi invece a movimenti fluidi, cinematografia dinamica e stunt emozionanti, donando alle scene un senso di peso e dolore, da compensare poiché la maggior parte di questi personaggi non può morire.
È anche evidente che questo sequel è meno un’opera artistica e più un tentativo di capitalizzare un marchio che ha ricevuto attenzione positiva (il primo film uscito nel vivo della pandemia nel 2020, offrendo un po’ di fuga dalla realtà horror fuori), con l’intento di prolungarne la vita finché tutto crollerà. Anche gran parte della storia qui riguarda più l’annullamento di dinamiche e aspetti del film precedente, anche se con una certa coerenza nello sviluppo dei personaggi.
Ormai Andy (Charlize Theron), mortale, continua a guidare missioni con la sua squadra, questa volta usando la nuova recluta immortale e ex soldato Nile (KiKi Layne) come scudo protettivo sul campo. Come sempre, sono accompagnati dalla coppia ultracentenaria composta da Joe (Marwan Kenzari) e Nicky (Luca Marinelli), con il Copley della CIA (Chiwetel Ejiofor) a fare da intermediario, indicando loro dove andare e chi eliminare per rendere il mondo un posto più sicuro e migliore. Si scopre anche che l’acquirente di armi che cercano è qualcuno con cui Nile ha sognato, il che significa che quella persona è immortale. Senza svelare troppo, si tratta di Discord (Uma Thurman), la prima immortale, che cerca conoscenza sulla loro specie nei libri di una biblioteca sotterranea gestita da un altro immortale, Tuah (Henry Golding).
Gran parte di tutto ciò viene messo da parte per una trama diversa, incentrata su un’immortale perduta dal passato di Andy, Quynh (Veronica Ngo), introdotta nel post-credit del primo film. Secole fa, furono separati, Quynh fu accusata di stregoneria, messa in una bara e gettata in mare. Ora, liberata da Discord e arrabbiata perché Andy aveva smesso di cercarla, Quynh vuole far soffrire l’umanità. Di solito, questa motivazione sarebbe molto generica, ma il suo droning nel fondo dell’oceano per secoli, a opera degli umani, con Andy che ora fa tutto il possibile per aiutarli, dà una svolta leggermente unica alla trama.
Infine, Booker (Matthias Schoenaerts) torna anche lui, dopo aver tradito il team nel primo film, con il suo tradimento esplorato in modo più sottile, uno dei pochi elementi narrativi efficaci in questo sequel. Si apre la strada a una discussione sul significato del tempo e su cosa succede alla percezione del tempo quando si è immortali. La menzione di tali temi è apprezzabile, ma ancora una volta si tratta di un sequel essenziale che non sfrutta appieno queste idee. Un personaggio ottiene una fine appropriata, ma il problema è che, per la natura della premessa e le leggi di questo tipo di film, non si ha la garanzia che questa conclusione rimarrà definitiva e non verrà annullata, come già accaduto con altri elementi di questo sequel.
Charlize Theron rimane una presenza magnetica e robusta nel ruolo d’azione, con KiKi Layne che impressiona anch’essa, e il lore approfondito si rivela interessante a livello superficiale, ma The Old Guard 2 spreca più tempo di quanto valga, sperando che gli spettatori continueranno a interessarsi quando arriverà il terzo capitolo, anche se abbastanza promettente.
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