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L'uomo nel furgone bianco (2023) - Recensione del film
L'uomo nel furgone bianco, 2023.
Diretto da Warren Skeeles.
Con Madison Wolfe, Ali Larter, Sean Astin e Brec Bassinger.
SINOSSI:
Una ragazza si convince che un furgone bianco la stia pedinando.
L'uomo nel furgone bianco è un thriller ben costruito che attinge alla paura universale di essere perseguitati da uno sconosciuto. Ambientato negli anni '70 e basato liberamente su eventi reali, il film segue una giovane ragazza di nome Annie, interpretata da Madison Wolfe, che si convince che un furgone bianco la segua. Inizialmente liquidate come l'immaginazione iperattiva di un'adolescente, le sue terrificanti affermazioni assumono presto un tono più oscuro e minaccioso man mano che la storia si dipana, trascinando sia la sua famiglia che il pubblico in un angosciante percorso di dubbio e paura.
Fin dall'inizio, il film costruisce abilmente un senso di tensione e terrore. Le esperienze di Annie, che all'inizio sembrano stravaganti, aumentano gradualmente fino al punto in cui i suoi genitori (Ali Larter e Sean Astin) devono confrontarsi con la decisione se crederle o liquidarle come la fantasia di un'adolescente.
Questo dilemma centrale spinge avanti la narrazione, coinvolgendo il pubblico nel tumulto emotivo di dover affrontare l'ignoto. È una situazione stressante che risuona in chiunque abbia provato la frustrazione di non riuscire a convincere gli altri di un pericolo reale.
Uno degli aspetti più impressionanti del film è il modo in cui si sviluppa in modo episodico. Il ritmo consente alla linea temporale di tornare indietro di qualche anno per rivelare le vittime precedenti del furgone, introducendo piccoli indizi e momenti inquietanti che permettono alla pressione di aumentare lentamente. Questa tensione cresce di anno in anno, fino al presente del film e alla situazione di Annie.
L'ambientazione anni '70 aggiunge uno strato ulteriore di atmosfera, con dettagli d'epoca — come le automobili, la moda e i limitati mezzi di comunicazione — che accentuano la sensazione di isolamento. Questo contesto retrò rende la minaccia ancora più pervasiva, poiché i personaggi sono costretti a confrontare le proprie paure senza le protezioni tecnologiche dei tempi moderni. La mancanza di dispositivi personali, telecamere di sicurezza e comunicazioni istantanee accentua la vulnerabilità che provano sia i personaggi sia il pubblico.
L'interpretazione di Madison Wolfe nei panni di Annie è avvincente e sentita. Riesce a incarnare la miscela di innocenza e terrore che accompagna l'affrontare l'inspiegabile. I momenti più potenti del film si trovano nella tensione tra Annie e i suoi genitori, che faticano a crederle, e la performance sfumata di Wolfe dona a questo conflitto una profondità emotiva.
Un racconto concepito con intelligenza e inquietante, ispirato a una minaccia senza volto fin troppo reale, L'uomo nel furgone bianco aumenta una bomba a orologeria di tensione che risuona attraverso le epoche. Con la sua narrazione atmosferica, interpretazioni solide e un persistente senso di inquietudine, è un film che esplora la terrificante idea di essere pedinati da una forza sconosciuta — e cosa succede quando nessuno ti crede.
L'uomo nel furgone bianco sarà disponibile in DVD e in digitale dal 1° settembre.
Valutazione di Flickering Myth – Film: ★ ★ ★ / Movie: ★ ★ ★ ★
Robert W Monk
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