Guarda Francis Ford Coppola e Shia LaBeouf litigare sul set di Megalopolis.

      Shia LaBeouf è un regista migliore di Francis Ford Coppola? È una domanda forse presa in considerazione solo dal primo, almeno a giudicare da un nuovo esclusivo clip dietro le quinte di Megalopolis. Come documentato da Mike Figgis — che è stato invitato sul set della gigantesca produzione del leggendario regista e ha avuto accesso intimo a ogni aspetto della realizzazione — il documentario sulla sua realizzazione arriva ora con MEGADOC. In vista dell’uscita in sala di venerdì distribuita da Utopia, siamo lieti di presentare in esclusiva un nuovo clip, con LaBeouf che cerca di impostare la messa in scena di una scena con Jon Voight e che chiaramente dà sui nervi a Coppola.

      David Katz ha scritto nella sua recensione: “Con paralleli più forti con Apocalypse Now nella sua genesi autofinanziata che nei suoi momenti di rilievo sostenuti dallo studio (estendendosi fino a Bram Stoker’s Dracula nei primi anni ’90), era chiaro che bisognava realizzare un documentario che consacrasse gli eventi sul campo. Entra in scena Mike Figgis, non nuovo a narrazioni iconoclaste, a metodi di lavoro indipendenti e a racconti di rivalsa hollywoodiana. Guardando MEGADOC, il risultato di 107 minuti che debutta questa settimana alla Mostra di Venezia, ci si chiede cosa Figgis non fosse legalmente autorizzato a mostrare, eppure il suo progetto è fondamentale per capire cos’è Megalopolis e cosa lo ha frenato, e forse anche che la grandezza non era il suo destino.”

      “Mi sono sentito in sintonia nel senso di essere molto solidale con la frustrazione che stava vivendo,” ha detto Figgis a Ethan Vestby nella nostra recente intervista. “E io, in un certo senso, ero frustrato perché pensavo tra me e me: ‘C’è un modo più semplice di fare questo, Francis, ma a mio avviso sei diventato prigioniero del tuo stesso budget.’ Più soldi spendi, più lento diventerà il processo. E più soldi spendi, più l’atteggiamento degli attori si allineerà a quella filosofia hollywoodiana del ‘Stai pagando molti soldi, quindi appartengo a questo gruppo di status: voglio trattamento speciale, voglio un trailer, e così via.’ Quindi in Timecode l’accordo era: tutti prendevano gli stessi soldi e non c’erano trailer.”

      Guarda il clip esclusivo qui sotto.