Recensione al BFI London Film Festival 2025 – Hamnet

Recensione al BFI London Film Festival 2025 – Hamnet

      Hamnet, 2025.

      Diretto da Chloe Zhao.

      Con Jessie Buckley, Paul Mescal, Joe Alwyn, Emily Watson, Jacobi Jupe e Noah Jupe.

      SINOSSI:

      Una potente storia d'amore e perdita che ha ispirato la creazione del capolavoro senza tempo di Shakespeare, Amleto.

      Le opere di Shakespeare sono conosciute in tutto il mondo, e la sua vita personale è già stata esaminata sullo schermo, in particolare in Shakespeare in Love. Hamnet di Maggie O’Farrell raccontava una storia poco nota: William Shakespeare e sua moglie Anne Hathaway (qui Agnes) persero il figlio Hamnet, e questo ebbe una grande influenza su Amleto. O’Farrell ora contribuisce a portare il suo romanzo sullo schermo con la regista vincitrice dell'Oscar Chloe Zhao (Nomadland) in quello che sembra destinato a essere uno dei film principali della stagione dei premi.

      Come nel romanzo, gli eventi sono fortemente inquadrati dal punto di vista di Agnes mentre seguiamo i suoi primi incontri con Shakespeare come insegnante di latino, per ripagare i debiti del padre. Iniziano un corteggiamento malvisto e presto formano una famiglia. Il romanzo salta nei diversi archi temporali, ma qui la storia è più lineare, pur mantenendo le tinte pensierose del romanzo e concentrandosi sulle qualità rurali e in qualche modo ferine di Agnes, qualcosa che lei cerca di instillare nei suoi figli.

      Jessie Buckley è una forza della natura nel ruolo di Agnes, radiosa e leggera nelle scene iniziali prima che la tragedia colpisca. Rende meravigliosamente la trasformazione di Agnes ed è una presenza ipnotica sullo schermo. Pur essendo il romanzo più introspettivo nell'analisi del lutto di Agnes e di Will, la trasposizione cinematografica è straziante e difficilmente lascerà asciutti molti occhi. È una visione emotiva, ma che sembra meritata. Paul Mescal, che non si tira mai indietro davanti a un progetto carico di emozioni, è un contraltare perfetto nei panni di Shakespeare, in gran parte prima che egli diventasse la figura amata dal pubblico e immortalata sulla pagina e sul palcoscenico.

      Chloe Zhao ha già catturato splendidi paesaggi nell'ovest americano con film come The Rider e, naturalmente, Nomadland. Stratford e la campagna circostante prendono qui vita in modo brillante. Il direttore della fotografia Łukasz Żal (Cold War, Zone of Interest), come in quelle opere precedenti, crea immagini affascinanti; il paesaggio rurale e aspro, fondamentale nel romanzo di O’Farrell, si rivela una risorsa vitale per la trasposizione. La colonna sonora di Max Richter ha ricevuto molti elogi e, salvo per l'uso mirato di un brano preesistente, contribuisce soltanto ad approfondire il linguaggio emotivo del film.

      Hamnet vede Jessie Buckley e Paul Mescal al massimo della forma, con un eccellente supporto di Emily Watson nel ruolo della madre di Shakespeare, una presenza imponente, e Joe Alwyn nel ruolo del fratello di Agnes, Bartholemew. Poiché gran parte della storia ruota attorno alle relazioni familiari, viene posta enorme pressione sul giovane cast, che si dimostra all'altezza del compito e anche oltre. A parte alcuni piccoli cambiamenti rispetto al materiale di partenza, Hamnet è un adattamento stellare di Chloe Zhao e Maggie O’Farrell, che offre qualcosa che sembra destinato a essere un grande richiamo commerciale in vista della stagione dei premi.

      Valutazione di Flickering Myth – Film: ★ ★ ★ ★ / Movie: ★ ★ ★ ★

      Chris Connor

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