Il trailer esclusivo per gli Stati Uniti del debutto alla regia di Urška Djukić, Little Trouble Girls, presenta la candidatura della Slovenia agli Oscar.

Il trailer esclusivo per gli Stati Uniti del debutto alla regia di Urška Djukić, Little Trouble Girls, presenta la candidatura della Slovenia agli Oscar.

      È quel periodo frenetico dell'anno in cui ogni paese presenta la propria candidatura per il Miglior Film Internazionale agli Academy Awards; la scelta è sempre sorprendente quando riguarda un'opera prima di un regista, perché dimostra estrema fiducia in un talento emergente. È il caso della candidatura ufficiale della Slovenia, l'opera prima di Urška Djukić Little Trouble Girls, che ha inaugurato la nuova sezione Perspectives Competition della Berlinale, dove il film ha vinto il Premio FIPRESCI; è inoltre nella rosa dei candidati per gli European Film Awards. Kino Lorber ha acquistato il dramma per l'uscita teatrale negli Stati Uniti a partire dal 5 dicembre, e siamo lieti di presentare in esclusiva il primo trailer.

      Ecco la sinossi: «Su insistenza della madre, l'introversa Lucia, 16 anni (Jara Sofija Ostan), si unisce al coro femminile della sua scuola cattolica, dove fa amicizia con Ana-Maria (Mina Švajger), una studentessa più grande e popolare. Quando il coro si reca in un convento di campagna per un ritiro di fine settimana dedicato a prove intensive, Lucia deve orientarsi in un ambiente sconosciuto, tra complesse dinamiche sociali adolescenziali e il risveglio della propria sessualità. Una serie di iniziazioni, inclusa un'esperienza rivelatrice con un affascinante operaio edile, mettono alla prova l'amicizia di Lucia con Ana-Maria e le altre ragazze, mentre comincia a mettere in discussione le sue convinzioni e a rompere l'armonia del coro. Questo straordinario film d'esordio della pluripremiata regista slovena Urška Djukić ha avuto la premiere mondiale al Festival di Berlino e ha vinto il premio per la migliore fotografia al Tribeca».

      «Con Little Trouble Girls volevo esplorare i misteri dei sensi come strumenti per comprendere noi stessi. Credo che il tabù di lunga data sulla sessualità ci abbia lasciati ancora incapaci di comprendere appieno o di sfruttare il suo potenziale potere», ha detto la regista. «Il corpo ha una propria intelligenza istintiva, che ci guida se ascoltiamo con attenzione. Il concetto di sessualità peccaminosa e la mancanza di educazione a riguardo sono un meccanismo astuto per scollegare gli individui dalla loro sorgente interiore di potere. Direi che è importante permetterci di ascoltare e fidarci della nostra intuizione, anche quando contraddice le norme sociali. Le persone profondamente connesse al proprio corpo sono meno facilmente controllabili perché si affidano di più alla guida interna che alle direttive esterne».

      Guarda il trailer esclusivo qui sotto.

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