Recensione del film – Questo coso funziona? (2025)
Is This Thing On?, 2025.
Regia di Bradley Cooper.
Con Will Arnett, Laura Dern, Andra Day, Bradley Cooper, Christine Ebersole, Ciarán Hinds, Sean Hayes, Amy Sedaris, Chloe Radcliffe, Scott Icenogle, Jordan Jensen, Peyton Manning, Reggie Conquest, Tomos Eames, Gabe Fazio, Blake Kane, Calvin Knegten, Derek Gaines e Matt Richards.
SINOSSI:
Mentre il loro matrimonio si disfa, Alex affronta la mezza età e il divorzio, cercando un nuovo scopo nella scena comica di New York. Nel frattempo, sua moglie Tess affronta i sacrifici fatti per la famiglia, costringendoli a destreggiarsi tra coparenting e identità personali.
Il concetto di un uomo che usa le serate open mic e i club comici come valvola di sfogo per mostrare vulnerabilità e mettere a nudo bagagli personali dolorosi avrebbe potuto essere un espediente che si esaurisce rapidamente. Nelle mani del superfan dei Philadelphia Eagles e regista Bradley Cooper con Is This Thing On?, quelle esibizioni non prendono mai il sopravvento sul film, ma servono piuttosto da luce guida per Alex Novak, recentemente separato e padre di due figli (Will Arnett non solo riduce il suo talento comico a quello di un dilettante per il ruolo, ma utilizza anche la voce depressa del Batman dei LEGO e, più in generale, offre un’interpretazione complessivamente emotivamente cruda) per affrontare sentimenti complicati verso la sua ex moglie e ex atleta olimpica Tess (Laura Dern, anche qui splendida e dotata di più profondità del previsto) e capire perché il loro matrimonio si è lentamente sfaldato.
Per cominciare, la chimica tra Will Arnett e Laura Dern sembra reale, come se qualcosa della vita familiare idilliaca avesse gradualmente alterato le dinamiche del loro rapporto e ciò che una volta si amavano l’uno dell’altro, con quei sentimenti che si spostano lentamente fino a lasciare solo un disconnettersi emotivo. Ci sono stati molti litigi in passato, ma fortunatamente restano in termini amichevoli di dialogo, con Alex che si è trasferito in una sua abitazione. A volte escono con amici comuni, una coppia interpretata da Andra Day (che non sopporta Alex e incoraggia Tess a mettersi in gioco e a connettersi con altri uomini) e Bradley Cooper in un ruolo da attore in difficoltà che sembra scritto apposta in quel modo affinché possa prendersi gioco di se stesso (considerando quanto Internet lo abbia deriso spietatamente, e probabilmente continuerà a farlo, per aver voluto realizzare un film degno di un Oscar, come se fosse un crimine).
Quel team di sceneggiatori trova anche un modo divertentemente naturale per far sì che Alex finisca a raccontare barzellette sul palco, semplicemente perché così non dovrebbe pagare una bevanda alcolica. Va anche sottolineato che, sebbene il film sia molto divertente in alcuni momenti, lo scopo della stand-up non è che Alex diventi istantaneamente un prodigio dell’arte né che Will Arnett metta in mostra quel talento. Le esibizioni fanno emergere piuttosto un muscolo adiacente: non tanto la scrittura di battute intenzionali, quanto il salire sul palco e divagare sulla insoddisfazione, la confusione e la tristezza della sua vita attuale nel tentativo di elaborare parte di tutto ciò arrivando a un umorismo nero raccontando varie storie del suo matrimonio. Così facendo, queste scene sono permeate da una cruda e sincera onestà.
Come detto, Bradley Cooper sa che il film non può fare affidamento su un dilettante per una routine comica e saggiamente non si concentra unicamente sull’inaspettato successo di Alex in questa forma d’arte. Invece, ritorna costantemente su Alex e Tess nella loro vita privata, con la seconda che prende il consiglio di tornare nel giro degli appuntamenti (una deliziosa apparizione di una superstar del mondo dello sport). Is This Thing On? usa la stand-up comedy come mezzo per far scoprire ad Alex cosa è andato storto nel matrimonio, spingendolo a confrontare questi problemi con Tess.
In quelle conversazioni giungono a una verità, ammettiamolo, cinica, ma che sembra fedele a chi sono questi personaggi. Ci sono anche momenti nel film che sono semplicemente devastanti, come quando i due bambini piccoli di Alex, che sono nel bel mezzo di preparare un’esibizione di Under Pressure con la banda della scuola elementare, trovano una cartella con potenziale materiale comico, imparando così più sulla separazione di quanto siano pronti a sapere.
Lavorando di nuovo con il direttore della fotografia abituale Matthew Libatique, il film include alcuni tocchi stilistici. Uno è una discussione tra Alex e Tess che segue il primo lungo un corridoio che si trasforma in un palco comico, l’unico luogo dove sente di poter essere ascoltato e di elaborare tutto in senso terapeutico. Nonostante un inizio un po’ lento che però si intensifica man mano che il film corre verso una sequenza centrale goffamente esilarante che funge da trampolino di lancio per una maggiore complessità nel dramma domestico, e un momento in cui le frustrazioni e la rabbia di Alex risultano eccessivamente cucinate sia nella scrittura che nella performance, questo è Bradley Cooper che per lo più torna in forma con il tipo di materiale relazionale spinoso che ha reso il suo remake di A Star Is Born così coinvolgente.
Con un’interpretazione forse tra le migliori della carriera di Will Arnett, Is This Thing On? esplora in modo ricco la stand-up comedy come terapia e dinamiche relazionali autenticamente disordinate, il tutto costruendo verso un utilizzo di Under Pressure straordinariamente commovente.
Valutazione Flickering Myth – Film: ★ ★ ★ ★ / Movie: ★ ★ ★ ★
Robert Kojder
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