
Emulsione Ep. 12 – Abel Ferrara su Turn in the Wound
Devi essere molto scostante ai colloqui, o semplicemente alle conversazioni, per non ottenere qualcosa da Abel Ferrara, che è la combinazione perfetta di affabilità e irruenza, favorevole alle idee ma incapace di tollerare anche un solo accenno di stupidaggine. È particolarmente prolisso quando parla di Turn in the Wound, il suo documentario più recente, che ha debuttato alla Berlinale dello scorso anno ed è ora disponibile in streaming sul Criterion Channel, parallelando l’effetto della guerra della Russia sui cittadini ucraini con, in modo leggermente oscuro ma alla fine saggio, i concerti condotti da Patti Smith. Come molti dei documentari di Ferrara — Mulberry St., Chelsea on the Rocks, o Piazza Vittorio — predilige il pathos derivante dalle persone e dai luoghi in cui vivono. Sono stato più che felice di parlare con lui di questo film e delle sue infinite preoccupazioni.
Voglio anche segnalare che io e Rohmer Fits, sensazione di Instagram, proietteremo Éric Rohmer’s A Summer’s Tale martedì, giovedì e venerdì di questa settimana. I biglietti sono disponibili qui e speriamo di vederti lì.
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Emulsione Ep. 12 – Abel Ferrara su Turn in the Wound
Dovresti essere molto scarso nelle interviste, o semplicemente nelle conversazioni, per non cogliere qualcosa da Abel Ferrara, che è la combinazione perfetta di affabilità e combattività, aperto alle idee ma incapace di tollerare anche solo un accenno di menzogna. È particolarmente prolisso nel parlare di Turn in the Wound, il suo documentario più recente, che ha avuto la sua anteprima recentemente.